Nella desolante narrativa preelettorale sull’inceneritore, arriva oggi come un temporale estivo, l’intervista-bomba di Marco Furfaro che smentisce ridicolizza il candidato sindaco Betti, mettendo in luce le contraddizioni demokrats e rilanciando la necessità di dare una svolta ambientalista verso l’economia circolare: è l’eterogenesi dei fini, in salsa furfariana.
Don Ferdinando Betti, strenuo difensore dell'impianto di incenerimento, ha rinnegato tutto il suo percorso programmatico del 2019. Rivotatèlo se vi riesce e tanta salute a tutti!
MONTALE-AGLIANA. Oggi su “La Nazione” strabiliante intervista a Marco Furfaro che tempestivamente, con una bella excusatio manifesta, aggiusta il tiro sul futuro dell’impianto di incenerimento e tenta di mettere in linea la più contraddittoria politica sulla sciagurata politica antinceneritorista della Piana. La Elly – dopo le nostre denunce – ha evidentemente richiamato il suo alfiere alla coerenza e Don Ferdinando viene travolto dalla pressante massa alluvionale ambientalista, che chiede una politica Rifiuti zero contestando il suo candidato di Montale, quel Ferdinando Betti, anche noto per gli “atterraggi” sul Carbonizzo Tempesti di Fognano, altra sciagurata pagina di malaffare (ex articolo 21, quale nostro parere).
Con Marco Furfaro, le generazioni future, sono garantite all'incenerimento spinto, assicurato dal suo delfino Ferdinando Betti. Lo ha detto lui, salvo poi fare retromarcia per le nostre denunce giornalistiche che hanno messo alla luce le contraddizioni più puteolente.
Furfaro è noto per non aver mai “lavorato un giorno” e anche per la sua rissosità verbale, ma alcuni periodi tratti dall’intervista, sono molto eloquenti, del dietro front, proposto dal vicesegretario aglianese (ma che ne sa lui di Agliana?) e rileggendo la sua intervista appare chiara la determinazione volta alla chiusura del gioiellino che fu tanto caro al Magna-Nensi e alla Ciampolini, due promotori decisi dell'ampliamento oggi protestato: vi sembra questa una cosa poco compromettente per le deliranti contraddizioni che affiorano storicamente nel PD??
- I sindaci hanno chiesto una proroga contrariamente a quanto detto e deciso in questi anni. Bravo, bene, bis! Ricordati delle solenni determinazioni del Betti che nel 2018, ratificò una delibera consiliare proprio volta alla chiusura nel 2023, poi rinnegate! Che dici del suo clamoroso dietro-front che ha sconquassato i consigli comunali ad Agliana e Montale?
E che dire del Sindaco quarratino, l’usciere Tanacca (Gabriele Romiti) che senza dare una valutazione diretta, genuina e autonoma su una qualche prospettazione di media vita dell’inceneritore di Montale, lo rimette in pista chiedendone il revamping trentennale? Sono entrambi del PD e dal PD sostenuti o ci stiamo sbagliando noi?
- Il PD ha una posizione unitaria (possiamo essere d’accordo, ma questo se la Schlein si afferma con il voto all’europee, altrimenti con il 20%“salta-tutto”, e si ripartirà con la giostra e si rilancerà a nuove e diverse prospettazioni care agli inceneritoristi!): decideranno i cittadini se proseguire o meno con l’inceneritore.
Estratti dell'intervista rilasciata dall'esponente Pd, avvolto in una rocambolesca serie di contraddizioni sul gioiellini che fu di Magnanesi e della Eleanna. Vedetevi i pezzi in rosa e riflettete, prima di votare.
Quindi, tradotto in senso elettoralistico, i cittadini, potranno davvero decidere: ascoltate le raccomandazioni più genuine del Furfaro e riflettete. I cittadini, con Don Ferdinando, avranno una sicura perpetuazione dell’inceneritore per altri trenta anni, altrimenti hanno due soggetti alternativi, il Nincheri e il Bandinelli, quest’ultimo un professionista sensibile al tema ambientale e certamente preparato, che hanno fatto delle dichiarazione collimanti, sulla volontà di passare alla politica di una gestione con il sistema dei Rifiuti Zero,denunciando il malaffare di una società partecipatata interamente dal pubblico che “prende ordini” dal CEO Franceschi. Un caso da manuale di “cosa non fare mai” per fare impresa. Il “mondo alla rovescia”, questo, denunciato proprio dal Generale Vannacci.
- ...abbiamo cambiato passo e capito i nostri errori. Ma non l’ha fatto Betti, che ha smentito se stesso e tutta la linea del PD dell’ultimo lustro, un partito che oggi si trova rivolto in delle laceranti contraddizioni, che permettanno ai cittadini di “decidere”. Lo hai detto tu, Marco, non sei d’accordo?
- ...vogliamo una politica che non si arreda alla rassegnazione, al fare favori. (…) La sinistra o torna a prendersi cura delle persone, o le persone rimarranno nel disgusto verso le istituzioni e i partiti. Bravo bene, complimenti: un chiaro appello al discernimento e alla selezione, per apporre una croce sui candidati che, proponendo la chiusura, decideranno della loro salute , ovvero dell’ambiente, per orientare la politica locale verso la gestione Rifiuti Zero.
Il Capo del Dip. Prevenzione Renzo Berti le a Dirigente del Servizio di igiene e prevenzione Paola Picciolli che ne pensano delle obsolescenza dell'impianto denunciate dal Franceschi? L'Aia è correttamente rilasciata?
Infine, che ci dice delle omissioni fatte dal Betti (di chiara rilevanza penale, a nostro parere ex articolo 21 Cost.), denunciate lo scorso Giovedì nella pubblica assemblea di Stazione, nella quale si è spiegato chiaro e forte che l’impianto di via Tobagi è obsoleto e pericoloso, dunque non ha più l’Autorizzazione Integrata Ambientale, (quella che la Marino Merlo, diceva possibile, grazie alle BAT (Best Available Technologies, mai viste a Montale!) e rilasciata a “occhi chiusi” dalla Regione, su parere accomodato dell’Asl TC? Non ci trovate un minaccia alla salute pubblica, della quale il Sindaco Betti è il primo responsabile?
Che dicono al terzo piano gli uomini e le donne sotto a Tom Col? E il magnifico trio Renzo Berti/Paola Picciolli/lidia Marino Merlo dell'ASL TC, Dipartimento Prevenzione (che gli piace a loro?), hanno letto la relazione del duetto Cis spa/Ladurner?
Che pensano dell'obsolescenza?
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