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inceneritore. FRANCESCHI CONFERMA: L'INCENERITORE È OBSOLETO (E PERICOLOSO)!

Una relazione scandalosa e autopromozionale quella della soc. Cis spa, proposta ai tre sindaci senza che questi disponessero il parere di un legale per qualificarla, farcita da sospensive, derivate e riserve: insomma una supercazzola, anche firmata dal Franceschi che tanto, sa bene come imbonire i proprietari con le sue decisioni, imposte dalla generale inerzia sulla "gestione rifiuti". Anche qui, il veleno in coda: se non lo farete, stò revamping Ladurner dovrà procedere con i licenziamenti!



Non è come la Torre di Pisa, ma avevano detto che, con il revamping si poteva anche abbellire, come a Brescia: laggiù l'hanno reso confondibile con il cielo!


La discarica denunciata da Paolo Vagnozzi era stata "ricoperta" con sbuffate di calce spenta, ma il Proc. Capo fungaiolo (Renzo Dell'Anno) decise che il reato era prescritto. Al cestino!





PIANA. Struggente relazione quella del 20 marzo, anzi divertente e, se non ci fosse da piangere, farebbe ridere. Edoardo Franceschi, presidente del Cis spa, sa di avere il gioco facile a poter scrivere ai proprietari dell’impianto, un tale controversa relazione e dunque, l’ha fatto. È chiaro che tutti e tre – ci riferiamo ai Sindaci – sono chiaramente incapaci di potersi permettere di replicare a una relazione tanto approssimativa (farcita di quantità di “eventualmente”, “probabilmente”, “non rilevabile”, "non stimabile" e altri tecnicismi e acronimi) con locuzioni che rendono il documento interpretabile e fortemente discrezionale, dunque aleatorio, utile a ratificare una decisione predefinita da illo tempore, come bene sa il bimbominkia di Agliana, Benesperi.



L'inceneritore di Montale è "un vero problema" (Ordine dei Medici di Pistoia) e in consiglio comunale aperto, i due assessori ci sembrano molto nervosi: la politica dell'inciucio con il Pd è la conferma della restaurazione dell'Amministrazione del cambiamento (mancato). Un altro "vero problema" per il Sindaco agrumiese.


La relazione è composta di 11 pagine + 1 che illustrano le “cose da fare” per la manutenzione straordinaria descritte in sette capitoli, alcuni dei quali sono anche urgenti e che aprono delle serie perplessità sulla correttezza dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Regione Toscana vista la dichiarata obsolescenza delle macchine.


Un’autorizzazione fondamentale, quella ambientale, rilasciata sul parere della Usl TC e che – alla luce della più genuina relazione – sembrerebbe davvero precaria, forse solo surrettizia al mantenimento in vita del gioiellino, tanto caro a Don Ferdinando e all’usciere quarratino, con il quale, lo ricordo, non ho legami di parentela anche se ho il fratello omonimo.






2018. Il Dottor Ferdinando Santini, intervistato sulle criticità sanitarie del territorio è stato il delegato dell'Ordine dei Medici a Pistoia: quì, mentre illustra l'andamento delle malattie nel territorio circostante l'inceneritore di Montale (un vero problema oggi revampizzato)


2014. L'ispettore onorario Bruno Tempestini ci accompagna sul sito dell'impianto per riferire (con delle convincenti immagini di archivio) la massiccia diffusione di ceneri tossiche dislocate anche nei campi circostanti all'impianto, non solo sotto. Ma alla Ladurner lo avete detto?



In 11 pagine di testo sulle cose da fare – in cauda venenum – ci sono solo 6 righe che spiegano le conseguenze dirette della chiusura: nella prima riga sarebbe richiamato che il gestore, cioè la Ladurner srl (si dia pace il già Avvocato del cantante Jiovanotti e se ne faccia un ragione: mica lo abbiamo deciso noi di Linea Libera di affidargli l’appalto di gestione anche dei 34 dipendenti e di fissare la chiusura nel 2023!) licenziava i dipendenti al 30 Giugno, o forse – è una nostra ipotesi ex articolo 21 Costituzione – li avrebbe potuti dislocare in qualche altro impianto a Bolzano o in Sicilia. Chissà chi lo sa?


Una insolita veduta del gioiellino fumigante. Il fumo che si vede è solo vapore acqueo, ma contiene quantità "ammesse per legge" di microinquinanti organici che sono invisibili. Anche con quantità ridottissime i Medici di famiglia dicono che ci è accumulo: è "la dose che fa il veleno" ci spiegano. Il camino emette circa 80.000 nmc/h: in un giorno circa 2 milioni.


Giovedì prossimo 4 si riunirà la Commissione Ambiente del Comune di Agliana, dove il richiedente la sessione, il criptocomunista pentastellato Massimo Bartoli potrà proporre delle domande al Presidente Franceschi e che potrebbero avere radice nelle illogiche e auto-castranti dichiarazioni fatte dallo stesso Ceo dell'impianto per fare delle domande hot, ma non solo, anche esplosive, e - perché no - anche penalmente rilevanti, viste le conseguenze contenute per le ipotesi di decadenza dell’AIA, per la tenuta in marcia di un impianto "marcio". Infatti, l'impianto risulta oggi condotto con un lay out tanto obsoleto, tale da precedere urgentemente con interventi non più rinviabili e stimati a braccio in oltre 2,7 milioni (i costi in via Tobagi sono tutti stimati all’insù, tanto paga pantalone!).


Il Procuratore Capo della Repubblica Tommaso Coletta, dovrà farsi una ragione del fatto che anche noi c'abbiamo delle prossimità sociali. Aprirà così un fascicolo sulle notizie riportate da questo articolo per le ipotesi di gravi criticità in AIA o procederà contro di noi per diffamazione e stalking?


Intanto, gli uomini e le donne della Procura dei “bassi profili”, potrebbero chiedere agli Ispettori di USL e ARPAT di andare a vedere se davvero la sicurezza sul lavoro (legge 81, ricordate ?) è assicurata nel gioiellino di via Tobagi, considerando le criticità denunciate dal Franceschi medesimo e dal consigliere Alfredo stampella Nerozzi il 16 Marzo scorso in una pubblica conferenza. Colpisce che si affermi che il decommissioning dell'impianto avrebbe costi di circa 5 milioni, ma non meglio stimabili e dunque, non posti nelle voci di “riserva” ai costi del bilancio di esercizio. Diversamente, per i 3 milioni alla Ladurner srl su un arbitrato congelato per l’appalto di ricostruzione del 2006, non è andata così: sono stati pagati, senza battere ciglia, né convocare una commissione. Tre milioni di euro, dopo circa tre lustri, perché incomprensibilmente congelati tra i due contendenti e pagati senza battere ciglio. Quali genuine motivazioni hanno permesso questa lunghissima dilazione di un credito vantato dalla asiatica Ladurner srl? Nessuno lo saprà mai: è la politica bellezza.


Alcuni suggerimenti di domande ai commissari che sono, specificatamente applicati sotto la Presidente soubrette , anche Ingegnere (ambientale, sic!) Francesca Biagioni e compromessa da una manifesta conflittualità di potenziale interesse, o forse dal vicepresidente delegato allo scopo: lo chiederanno o commissari che sono: Innocenti Elena, Bindo Ivan, Santiccioli Paolo, Vannuccini Massimo, Bartoli Massimo, Coppini Riccardo, Guercini Alberto e non potrà mancare il Sindaco Pedrito con il delegato Fabrizio stampella Nerozzi.

1) È vero che, il turbo alternatore è a fine ciclo e va sostituito?

2) Che il nastro a bagno, i banchi semi-scaldatori ed economizzatori, il “redler elevatore”, il sistema “Dcs” sono tutti definiti come obsoleti*?

3) Che la linea 3 non ha il rivestimento con lega ICS come la linea 1? (Questa misura pregiudica il requisito delle Bat, cioè "migliori tecnologie disponibili" sull'impianto tanto care ad Usl Tc?)

4) Che devono essere urgentemente sostituite le orditure delle travi strutturali dell’impianto (hanno letto che sarebbero a fine vita utile e dunque tutte con ipotesi di rischio di “rottura da fatica”, con l'ipotesi di un evento tragico tipo quello dell’Esselunga in via dei Mariti, ricordate?)

5) Che con un secondo sistema di abbattimento catalitico per ciascuna linea aperta (SCR: abbattimento dei fumi) si potrebbero ulteriormente ridurre le emissioni di microinquinanti aerodispersi nell’ambiente (tradotto si abbattono della metà complessiva le attuali ricadute)? E allora perché non lo facciamo? Non sarebbe anche questa una "Bat"?

5) Se alla domanda 5 la risposta fosse affermativa, allora è inoltre dimostrato che non sono mantenute, ma nemmeno raggiunte le più essenziali “condizioni di esercizio” con le rinomate BAT (Best Available Tecnologies: le migliori tecnologie disponibili, in italiano), solennemente descritte in AIA.

Per conseguenza, l’impianto vedrebbe in ipotesi decadere l’indispensabile autorizzazione della Regione, un assegno firmato in bianco per ben 16 anni: non ci dite che siamo zelanti: allo Spill, staccano dei sonori verbali per molto meno.



La Paola Piccioli, lo sapeva che l'impianto ha tante componenti "obsolete"? Che dice l'AIA è confermabile? Ma lo Spill ce lo hai mai mandato a fare una giratina con i dirigenti di Laduern che dovrebbero garantire il rispetto della 81?


Bimbominkia con la stampella, Fabrizio Nerozzi che disse chiaro e forte che l'impianto era pericoloso il 16 scorso. E se c'avesse ragione davvero?



E dunque al tandem medicale del Dip. Prevenzione di Usl TC Lidia Marino Merlo e Paola Picciolli, glielo vogliamo dire come, in tale ipotesi, avrebbero rilasciato un "via libera" che - a nostro poco sommesso parere – appare parzialmente corretto (se non “taroccato” così come fu il concorso del mai Comandante Nesti, classificato tale dal Giudice Cerrone)?

Infine un consiglio anche al Tom Col (Procuratore Capo della Repubblica di Pistoia, sopra ripreso in tenuta estiva): ci sembra chiaro che il “cocomero sembri maturo”. Lo vogliamo aprire?


Ci dobbiamo pensare noi di Linea Libera che, come vede, anche se siamo dei cronisti con le “toppe al culo” c’abbiamo anche noi efficienti “prossimità sociali” o ci pensate voi, magari senza attendere altre 5/7 anni, come l’ultima archiviazione della Linda Gambassi su diversi esposti di cittadini e associazioni? Del resto, ci leggete ogni mattina, nevvero?

La Commissione di giovedì 4 è aperta a pubblico, sala consiliare ore 21 e dunque, partecipate cittadini perché, come diceva il compianto Piero Porciatti, bisogna Conoscere per deliberare!


*: Obsolèto, è un aggettivo che indica ciò che è disusato, antiquato, passato di moda o di uso. Si applica a vocaboli, costrutti, apparecchi, impianti e organi biologici. Ci perdonino i lettori, ma sembra che al “terzo piano” ci siano delle profonde carenze sulla comprensione dell’italiano, non vorremmo sapere di far perdere tempo utile alla comprensione del testo. 



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