inceneritore. IL POTERE LOGORA (ANCHE CHI CE L'HA!)
- alessandroromiti
- 30 mar 2024
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 1 apr 2024
Una genuina dichiarazione in video di Luca Pedrito Benesperi che nel 2018, ci rilasciava le sue eloquenti proteste e denunciava le menzogne sulla questione "chiusura dell'impianto": dove sei stato Luca dal 2020 al 2023, quando in Commissione ambiente ti sei ritrovato tra i piedi la questione della - tanto solennemente promessa, quanto rinnegata - chiusura del gioiellino di via Tobagi?
Il Presidente Franceschi, accompagna i cronisti all'interno del gioiellino della soc. Cis spa, un impianto obsoleto e pericoloso, come ha denunciato un eminente politico, anche esperto di sicurezza dei luoghi di lavoro. Ladurner lo sapeva? (foto La Nazione)
PIANA, 30 Marzo 2024. Su grande richiesta (anche di un ignaro avvocato svizzero) recuperiamo dal nostro archivio un video del 2018, di un severo antinceneritorista qual era l'allora consigliere Luca Benesperi, uno tosto e convinto, che proponeva le sue più accese critiche sui Sindaci demokrats proprietari (quali rappresentanti legali dei Comuni) della società partecipata pubblica Cis, che avevano già allora programmato il revamping impiantistico. L'episodio è emblematico per come spiega anche la perfetta strategia dei Sindaci (Don Ferdinando Betti, Marco Okkione Mazzanti e Giacomo Magnoni, quest'ultimo commissariato da Rynocommissario Nau-Fragai) che sapevano già quello che oggi si è verificato: un teatrino di menzogne propalate alla gente, per rassicurarla su una chiusura di impianto che era solo una frottola ingannevole.
2018. Il valido consigliere di opposizione Luca Benesperi, che nell'immagine, era ancora sano e lucido e faceva delle dichiarazioni concrete e condivisibili, poi storicamente dimostrate dalla mancata chiusura. Allora Luca, aveva già le frequenti epigastralgie, ma non ancora le ruminazioni con crisi schizofreniche* (politicamente indotte, guardate infatti quì, cosa ci scriveva!) che ha sviluppato poi nella funzione di Sindaco della Restaurazione, da quì il nome di Bimbominkia (Silvio Buono dixit). Il potere logora (anche chi ce l'ha!)
La storia dell'inceneritore di via Tobagi è costellata di incidenti, false comunicazioni, continue reticenze, colorite menzogne, imbrogli, blocchi di impianto, scoperte di discariche di cenere e numerosi voltagabbàna che richiamo per gli episodi salienti:
Sforamento del 2007 di diossina ( con 43 parti civili risarcite con una simbolica somma di 1000 euro: 7 di loro erano attenti lettori di chi scrive e ancora mi ringraziano);
Affidamento di gestione alla Ladurner nel 2008, che è società leader nel settore della gestione impianti (si prendeva oltre un milione di euro, oggi sicuramente aumentato). Tale evidenza, fu rivelata da chi scrive, grazie a una serie di tracce segnalate da alcuni cittadini: un autentico gossip, sul quale il Pretone (allora consigliere di opposizione) Massimo Zucchelli, fece una pesante interrogazione nel maggio 2009 per protestare per la mancata comunicazione ai consigli comunali (quisquìlie direbbe totò!);
Le dichiarazioni del Sindaco Magna-Nensi, che spiegò candidamente in Consiglio comunale che l'impianto, più bruciava, più si fatturava e si guadagnava (fottendosene della salute della "gente comune" tanto cara al Coletta);
Nel 2010, venne scoperto (sempre da chi scrive) che i cassonetti per la raccolta differenziata, venivano raccolti nello stesso camion. La società Cis, spiegò poi, che la raccolta era sì confusa e riunita, ma poi veniva selezionata nell'impianto!
Numerosi episodi di black-out impiantistico, tra i quali spicca quello del 20 Agosto 2017, dove la soc. Cis , chiamò una società di Milano a certificare ( e questa lo fece, perché è noto che "la bugia, più è grossa e più è verosimile") che il blocco era dovuto ai carboni del canneto dell'argine, svolazzanti a seguito dell'incendio, che (birichini) si erano andati a infilare (vincendo anche la forza di gravità) nella griglia della centrale di alimentazione UPS, causando un arco voltaico e causando il blocco d'impianto (sob!);
Un dirigente dell'impianto, poi spiegò ai consiglieri dei Comuni, giunti in sopralluogo e lo fece candidamente, che i residui dei carboni li avevano portati lì, prendendoli con una vaschetta e dunque, appositamente per una marchiana messinscena;
I numerosi interventi di Arpat e Usl Tc che, procedevano con delle relazioni formalmente impeccabili, ma che presentavano delle incongruenze chiare alla lettura attenta della analisi;
Le numerose denunce fatte a mezzo stampa dai Comitati antinceneritoristi che meritavano delle "aperture di fascicolo" ma che furono sistematicamente ignorate dagli uomini del terzo piano di Palazzo di Giustizia: i Pm, evidentemente, allora non lavoravano ancora per la "gente comune" come dice(va) di fare Tom Col;
Le dichiarazioni contraddittorie del Presidente Franceschi, privandosi del minimo pudore necessario, che ha affermato in commissione ambiente di avere visto (lui in pieno conflitto di interesse) il risultato dell'Indagine epidemiologica: Luca Bimbominkia, rassicurò il Bartoli nel 31 Dicembre del 2020 che avrebbe "chiesto in Regione" (..poi, non ha fatto una beata Bimbo-minkia);
Le posizioni espresse dagli ordini dell'Emilia Romagna (Frer) e Ordine dei Medici che, ci ha rassicurato, sia il Presidente Dott. Bagnoni che il Dott. Montalti di avere fatte le denunce in tutte le sedi e che anche il Comitato, doveva "salire le scale" (come diceva Rossi, riferendosi alla Procura dell'allora Renzo Dell'Anno e poi Paolo Canessa, quella dei "bassi profili" sull'impianto (circa 4/5 archiviazioni);
I numerosi esposti archiviati dalla Procura: il primo e più sfacciato fu quello del Procuratore fungaiolo Dell'Anno, che ritenne che la discarica denunciata da Paolo Vagnozzi e Bruno Tempestini anche se era dimostrata dalle immagini, era troppo costosa e lontana nel tempo da "indagare" e procedette al cestino procurale. L'ultimo è stato archiviato dalla Pm Linda Gambassi che impedì ai Comitati (Paola Gelli e Antonio Sessa per Legambiente) di estrarre copie del pesante fascicolo, perché - anche alla "gente comune" cara al Tom Col, serve un Avvocato (da pagarsi) per fare l'estrazione delle motivazioni dell'archiviazione, uscita fuori dopo un lustro a tre anni dalla prescrizione (che sfiga).
Ignavia sistematica delle Amministrazioni demokrats (guardatevi quì la Eleanna Ciampolini cosa diceva nel 2013) che oggi, minacciano in un ridicolo balletto di tavoli e commissioni, il Sindaco epigastralgico di Agrumìa, con la minaccia di bonifica delle ceneri da costi milionari, costringendolo a dimenticarsi del decommissioning (la dismissione, è il contrario del revamping dell'impianto, desiderato dal Pd Provinciale, ma non da quello programmato dal Pd Aglianese di Guidino DF, un'altra marchiana contraddizione).
Vicenda "arbitrato Cis/Ladurner". Nel 2018, il consigliere di opposizione Fabrizio Baroncelli, richiese gli atti per capire come mai l'arbitrato tra la appaltante dei lavori di manutenzione straordinaria e rinnovo impiantistico (siamo nel 2006) e la società Ladurner, fosse trascinato da 13 anni senza alcuna conclusione e soprattutto, avesse una forbice da 1,7 a 4,3 milioni. Nessuno ha mai indagato. La Cis spaha poi pagato 3 milioni, usando chiaramente i soldi dei cittadini, tassati per spese incomprese (e a nostro parere ingiustificate, ma solo surrettizie a creare una "compensazione" per la ipotesi di chiusura di impianto), costretti a fare la differenziata e a usare l'impianto per i 73 Comuni dell'Ato Toscana Centro. Un bell'affare no?
L'Ato, riconosce dei "ristori" per il danno ambientale indotto dalla ricaduta delle polveri e dei microinquinanti che hanno una distribuzione preminente su Montemurlo e Agliana. I ristori, per una cifra di circa 350mila euro all'anno, se li pappa però il Comune di Montale che ha l'impianto sul margine sud del suo territorio. Un altro bell'affare, no?
L'impianto è oggi denunciato come obsoleto e pericoloso per gli stessi lavoratori impegnati nel suo mantenimento, chi lo dice è un esperto di sicurezza sul lavoro, trattandosi del Consigliere di maggioranza Fabrizio stampella Nerozzi: che dice l'asiatica società Ladurner per la sicurezza dei suoi uomini che lo gestiscono? Va davvero tutto bene dopo 40 anni di funzionamento? Ci fermiamo quì e vi presentiamo questo originale video del Sindaco del (mai) cambiamento (cliccate su questo link) che, dimostra così chiaramente di trovarsi già, al momento della sua elezione, pienamente consapevole delle oscure decisioni dei demokrats sull'impianto di via Tobagi (del resto, quale Consigliere comunale dal 2009, come poteva non sapere, anche aggiornato da chi scrive in modo costante?) Il potere, sembra logorare anche chi ce l'ha e probabilmente, causare dei seri danni alle sinapsi neuronali (quando ci sono) con evidenti vuoti di memoria, oltre alle ruminazioni notturne (arrivate nel 2021 causate dalla crisi di maggioranza indotta dal Sindaco e l'Assessore Agnellone), comportamenti variamente isterici e a volte schizofrenici, con epigastralgie (certificate nel 2020 in modo superficiale dal medico di MG Guglielmo Sforzi), e ruminazioni notturne (anche queste certificate nel 2021 in modo davvero stravagante e superficiale dallo psichiatra Dirigente ospedaliero Riccardo Dalle Luche) e però dovute alla sua incapacità politica di essere coordinato ed efficace nell'attuazione di un autentico cambiamento e non certamente causate dalla cronaca e critica politica (ex articolo 21 della Costituzione) di noi "cronisti ribelli" che un serio amministratore pubblico può evitare, semplicemente operando e perseguendo il Bene comune. Si chiama "libera informazione". Non siete d'accordo?
*modifica del 01/04/24: un attento lettore, osserva che le "epigastralgie", affliggevano già il Sindaco Luca Pedrito fin da adolescente cioè da25 anni, mentre le "ruminazioni notturne" sono intervenute (strumentalmente) dopo la sua elezione e sono notoriamente da ricondurre alle tribolazioni da lui causate con la crisi della maggioranza (dimissioni del vicesindaco FF Giovannelli, causata dall'assessore Ciottoli Agnellone) con la crisi per l'incapacità gestionale del sistema "Comune" curato dai dirigenti. I medici, rilasceranno le "certificazioni" senza provvedere con indagini diagnostiche, ma sulla base delle spontanee dichiarazioni del paziente (in realtà molto irascibile). A.R. alessandroromiti@linealibera.info
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