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amministrative. QUALE SINDACO PER AGLIANA?I candidati Sindaci di Agliana sono divisibili in due categorie comunque sovrapponibili: i confondibili (da sballottare)e i distinti (minoritari) da aggregare

Aggiornamento: 26 mag


La presentazione a Tvl è stata molto eloquente: nessuna originalità. Appiattimento generalizzato dei candidati su temi hot, ma ignorati.


AGLIANA. Il confronto uscito su Tvl recentemente dei cinque candidati Sindaci ci permette di fare le prime considerazioni su una competizione quanto meno originale, grazie anche alla presenza del molto antan e veterocomunista Roberto Bertini: il dibattito è stato poco stimolante, molto prevedibile e farcito di retorica, anche in considerazione dell’appiattimento politico-socio-urbanistico e corruttivo che è stato riservato alla cittadina di Niccolò Tucci da 75 anni di sovietizzazione rossa.

Ai candidati, si potrà chiedere tutto: loro saranno pronti a confermarsi disponibili a fare di “tutto, ma anche il suo contrario”, come si richiede nelle predicazioni pre-elettorale e come ha dimostrato il centro sx e centro dx nelle ultime due consiliature.

Provate a smentirci!


Una classificazione rapida dei candidati è disponibile grazie alle loro dichiarazioni, rese al format Articolo 21 di Tvl dal quale non sarà possibile riconoscer un profilo davvero originale, per come distintivo e convincente, perché proprio delle necessità odierne di un Comune che è stravolto da decennali episodi di malagestione e corruzione, affogate oggi nel rum del babà servito dalla Segretaria Generale Aveta.

Un Comune, insomma, da commissariare, retto fino a oggi dalla stampella Fabrizio Nerozzi, dimostratosi però un genuino attivista impegnato nelle iniziative richieste dalla congiuntura e cioè l’attuazione della transizione energetica legata al PNRR, che è cristallizzata in due concetti, ancora irrisolti: inceneritore e CER (comunità energetica rinnovabili). Agliana, avrebbe bisogno di un altro Gesù che, indignato, rovesciasse i banchi nel tempio e non di un politico improvvisato che si lascerà omologare dalla classe dirigenziale del palazzo e dalle cordate di immobiliaristi con inciuci trasversali. Questo è stato fino a oggi e non vediamo ipotesi di cambio di direzione, purtroppo.

Ci spiace constatare che non abbiamo davanti alcun personaggio così dirimente perché coraggioso e illuminato. È la politica d’Agrumia, bellezza!


Ma vediamo i diversi profili, usando degli aggettivi piccanti quanto veritieri, utili perché meglio e direttamente descrittivi dei candidati.


Il Dott. Alessandro Bartolini, potrebbe godere della nostra stima, se avessimo certezza che non si lascerà blandire dal cripto-com Massimo Bartoli. Per essere originali, è necessario avere altri, diversi e distanti punti di vista. Ci permettiamo di ricordartelo e stiamo ad osservare. Auguri al novizio della politica agrumiese.


Alessandro Bartolini [M5S]. Già medico è un pistoiese fresco di politica, che ha esercitato nel Comune. Uno che ha sicuramente disponibili delle superiori sensibilità sull’emergenze sanitarie indotte dall’impianto di incenerimento di Montale, minimalizzate dal suo ex Presidente Beppino Montalti il 15 Febbraio scorso. Grazie anche alla sua esperienza di medico generico, sarebbe un soggetto auspicabile alla guida del Comune, ma ci sembra che si trovi rinvolto – ahìnoi – dalla calda coperta cripto-comunista che ha rinvolto il suo uscente Massimo Bartoli e che ha fatto spaccare i pentastellati degli ultimi due lustri, semplicemente dispersi in mille rivoli. Le “sirene” dei demokrats sono già pronte a cantare e dopo il 10 giugno, inizieranno le manovre di accomodamento, per lo sballottamento tra le fazioni del centro-dx e centro-sx: riuscirà Bartolini a resistere?

Lo vedremo, disse il cieco. Al riguardo, ci scrive una elettrice (già grillina): Dopo 5 anni di incoerenza e lontananza dal programma politico, che si voglia adesso dare l’impressione di fare “quello della parte giusta”, no! Non ci credo più nemmeno io. Con dolore ho dovuto accettare che “Babbo Natale, non esiste”. Bartolini ha detto il vero quando ha stigmatizzato la banalità della principale piazza Gramsci, spregiata da una anonima vasca prevista nei piani urbanistici sovietici: un marchio di fabbrica dell’appiattimento e dell’omologazione necessaria allo schiacciamento della critica con l’annegamento delle diverse opinioni e l’affermazione di un pensiero omologato. Un fatto, questo riconosciuto anche dallo stesso Guidino, che però sembra ignaro sulla primitiva paternità storica del disastro culturale e urbanistico della cittadina. Riuscirà Bartolini ad andare al mare nella Domenica della seconda tornata delle elezioni (come faranno molti elettori del centro dx) o si presterà come Alberto Guercini a fare il concubino al PD? Lo scopriremo solo vivendo.(L. Battisti)


Ambra è una sicura "antifà" Lo vedete tutti. Come biasimarla? Però si lascia anche attovagliare al pranzo con Guido (ci dirà che siamo troppo zelanti, ma non scemi: prudenza Ambra, non siamo noi a fare lo scatto!). Dunque andrà al mare la Domenica 23 dello sballottamento come ci è stato riferito?


Ambra Torresi (Lista Agliana al centro). Avvocato, già assessore di traghettamento della Giunta Mangoni pugnalata nel gennaio 2019 dalla giunta dei fedifraghi capitanati dall’Assessore Fragai, oggi disvelatasi (anche) inceneritorista, insieme al già leghista d’antan Silvio Buono (risciacquato demokrats e che usa il neologismo indoratore di termovalorizzatore, per chiamare l’inceneritore di Montale: un vero problema, dicono all’Ordine dei Medici. L’Ambra, sembra ispirata dalla pulsione del liberismo economico che ha caratterizzato l’Italia sotto il berlusconismo, e apprezza l’impianto di incenerimento più detestato d’Italia, dopo l’Ilva di Taranto. Una macchia che la espone pesantemente a essere scriminata dagli elettori: ma davvero è una inceneritorista motivata? Ambra, rileggiti il lavoro di Ercolini sul Rifiuti Zero e riflettici sopra: non è mai tardi per cambiare opinione, come ti possono spiegare Silvio, Federico già vicesindaco e Riccardo (già ex-leghisti convinti! Anche se la reginetta dell’inciucio Milva Pacini, non vuole che si rammentino e ancora ci piange!).

La Torresi c’ha una tradizione demokrats intramontabile, che non riuscirà a scrollarsi di dosso e lo dimostra con una certa disinvoltura, attovagliandosi ai tavoli del PD: noi, l’aspettiamo al varco dei ballottaggi. Il quinquennio trascorso le avrà permesso di fare una necessaria maturazione politica indispensabile per caratterizzare con originalità la sua proposta, affinché giunga in modo davvero distintivo e persuasivo all’elettorato? Andrà al mare nella tornata del ballottaggio come ci riferiscono che ha detto, anche solennemente?

Chissà se intanto ha imparato a fare l’esegesi delle relazioni dei dirigenti, non dimenticandoci noi delle supercàzzole proposte al Consiglio comunale dal mai comandante Nesti quando era traghettatrice assessore con Giacomo Mangoni. Chissà-chi-lo-sa?


Il "terminale PCI" quarratino, uomo del 900 e assai antan, Roberto Bertini, vorrebbe fare l'indagine epidemiologica sulle maestranze impegnate all'inceneritore e non sulla popolazione. Probabilmente, non sa cosa è una coorte epidemiologica di studio, e noi, glielo spiegheremo se entra in consiglio! Resisti Roberto, ma non stare a sentire i veterocomunisti aglianesi. Ti confonderanno!


Roberto Bertini (PCI). Il quarratino si definisce un “punto terminale” del PCI e a noi questa dichiarazione ci muove alla commozione, viste le supercàzzole udite. Roberto è chiaramente un uomo del 900, ai quali è da inscrivere per la sua dose di spinto anacronismo, che è davvero genuina. Bertini è uno schietto “antifà”, veterocomunista insieme all’altro compagno Virgilio Dominici e, inoltre è un chiaro negazionista, anche ignorante (per come non conoscente, ovviamente) udita la sua strabiliante negazione degli effetti epidemiologici dell’inceneritore sulla salute della cittadinanza per i quali, le innovazioni tecnologiche sono entità astratte (lo sai Roberto cosa sono le BAT? E il PCDD? E i PCB? E il PM10?), restando ancorato a diversi e molto anacronistici schemi di giudizio, legati ai blocchi delal guerra fredda (che ritornerà) tra Est/Ovest (se preferite, potete dire capitalisti/comunisti), citando i gasdotti e le guerre planetarie, le migrazioni: ma che c’azzecca direbbe Antonio Di Pietro? 

Tutte argomentazioni impregnate da dosi massicce di ideologia che, per fortuna (qualcosa di buono, Facebook ce l’ha) sono state spazzate via della diffusione delle comunicazioni dei social network. Avanti con i byte! Non si vota più per tradizione o abitudine. Evviva!


A dx, Luca Pedrito Benesperi, si scambia il numero con il cittadino romano Furfaro (che si ricorda di Agliana, solo sotto le elezioni). Così gli inciuci li faranno meglio. What else?


Luca Benesperi (Centro-dx). Noto per essere un falso testimone e calunniatore, il Sindaco uscente appare nel format Tv, finalmente in possesso di quell’aplomb che gli è sempre mancato e che lo fece battezzare Bimbominkia dal duo Buono/Vilucchi: ci dicono che adesso è diventato fatalista, ma ancora non si fida nemmeno della sua ombra e, forse per questo ha raggiunto la capacità di controllare le sue crisi isteriche note a tutto il terzo piano. Pedrito, non è solo schizofrenico (in senso politico vedasi i casi dei 6000 euro donati al Tofani, la nomina della detestata Lucilla Di Renzo a Donna di Agliana, la vicenda dei crocefissi, il rinvio della chiusura dell’inceneritore, la copertura del Nesti, già diffidato e ancora in attesa di vertenza e altre amenità), ma lo è, proprio in senso caratteriale: chi scrive lo sa bene, avendolo tenuto a balia per una decina d’anni quando era consigliere di opposizione: l’ebbrezza del potere, lo ha definitivamente lanciato nella dimensione di un amministratore bi-polare, che ha accoltellato gli amici, sostenitori di un tempo (e anche la sua prima dirigente, già stimata e ringraziata) e che asseconda gli approfittatori opportunisti, etero-manovrati dai dirigenti. Così è stato e sarà, il Sindaco uscente: gli elettori di centro-dx più realisti ci spiegano che, se devono votare la fotocopia dei comunisti, allora è meglio passare la Domenica del ballottaggio a Viareggio, Vada o Donoratico, invece di votare un isterico. Come dargli torto.



A sx il candidato Guido Del Fante (con gli occhiali), porterà il Gay -pride ad Agrumia? Diccèlo Guido! Al centro il Furfy, lo sa che fa impazzire gli elettori con le sue parabole anti-pro inceneritore? Ma ai cittadini ci pensi Marco? A destra L'Eleanna Ciampolini, già Ass. al (disastro) dell'Ambiente in due consiliature, oggi è antinceneritorista. [della serie: a volte ritornano!]


Guido Del Fante (Centro-sx). Che Guido sia davvero un brav* ragazz* (dobbiamo usare gli asterischi, altrimenti ci querela e il Pm scout (Claudio Curreli) ci rinvia subito a giudizio! Lo abbiamo già scritto, e chi scrive c’ha anche una personale empatia con la persona che ha dimostrato uno spiccato sentimento civico: il problema, però non è lui, ma è il suo cerchio magico, che, questa volta, non s’appalesa dopo la tornata elettorale con l’eventuale nomina. C’è già il cerchio, sono i vari personaggetti della sinistra storica i vari Luisa Tonioni, Massimo Vannuccini, Fabrizio Magazzini, Roberta Santini, Eleanna Ciampolini, Andrea Acciai, Valentina Noligni, Alberto Guercini, Cinzia Salvini, dei politici che hanno già detto e fatto tanto e che non esiteranno a riprendere possesso delle casse pubbliche, facendo iniziative distorsive della corretta amministrazione che dovrebbe essere volta alla tutela della res publica.

Ricordiamo gli episodi di Pane & Rose, Giugno aglianese, Tvl di Don Manone, Il Libro dei Morti, Ancinnovazione srl, una società fittizia posta in liquidazione chiamata a prestare servizi non più adottabili per sostanziale cessazione autonoma, e prevista dal commissario Fragai che l’aveva riesumata insieme alla collega Marianna Menicacci di Montale. È inutile Guido che tu voglia distinguerti affermando di non avere fatto parte delle precedenti Amministrazioni demokrats: sei circondato. Arrenditi! E ancora attendiamo di capire cosa dice il suo patron politico schleinizzato Marco Furfaro, un aglianese che, per il suo territorio non ha mai fatto niente e oggi, pur essendo stato eletto dai concittadini (con un corposo stipendio garantito) propone e sostiene tre, fra Sindaci e candidati, controversi e non omogeneizzati sul futuro dell’impianto del Cis: due inceneritoristi (Betti e il portiere Romiti) e uno (solo apparentemente) ercoliniano, votato alla politica dei Rifiuti Zero che parla, dimenticandosi del circostante. Ma alla Elly, lo avete detto dell’inceneritore?

È inutile che la Eleanna spieghi che il Pd aglianese è distinto da quello di Quarrata e Montale o Montemurlo: non ci crede nessuno! Ci spieghi bene che cosa vogliono fare sull’indirizzo della multi-utility, governata dal [P]artito [D]ominante e che governa l’Ato e le sorti dell’impianto.


Noi, a questa manfrina, non ci crediamo.




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