top of page
  • alessandroromiti

amministrative 2024. QUALE SINDACO PER MONTALE, MONTEMURLO E AGLIANA? (parte seconda)

Aggiornamento: 7 giu

Eccovi le sintetiche deduzioni portate dai Sindaci sui temi all’ordine del giorno dell’assemblea ambientalista di Stazione. Fatene buon uso per le vostre preferenze e non dimenticatevi dell’archivio fruibile sul nuovo sito www.linealibera.it


C'ha ragione Don Ferdinando. Meglio non farsi vedere da vicino, non s'abbia a riaprire (è infatti successo) la questione della scandalosa lettera del Franceschi con delle raccomandazioni ai proprietari dell'impianto che dovrebbero altresì dirigerlo


PIANA. Riprendiamo la narrazione dell’evento del comitato Io non ci sto, del quale abbiamo già pubblicato la prima parte, nella quale emerge drammaticamente – o ridicolarmente scegliete voi – l’assenza del Sindaco uscente di Montale Don Ferdinando Betti. 

Il compagno candidato Roberto Bertini, ha ribadito l’argomento della priorità del partito sulla persona, ovvero il candidato: una chiara contrapposizione logica a quella che dovrebbe essere d’ispirazione a un elettore che segue le istanze territoriali e che non possono essere trattate con le linee guida massimaliste di un partito che non sa neanche dov’è che si trova la Piana Pistoiese. I comunisti sono così integri e inscalfibili, ma anche molto anacronistici, così è che Bertini, che ribadisce la trascurabilità degli effetti dell’inquinamento dell’incenerimento sul territorio, denunciato dai medici dell’Ordine di Pistoia e dall’Ispro regionale, richiamato dal candidato ex medico di MG Alessandro Bartolini. Un argomento questo, oramai anche intuitivamente conosciuto da tutti, ma non dal PCI.


A sx, la candidata Ambra Torresi ha una militanza storica con il Pd. SI sarà emendata? Al centro il candidato Medico Alessandro Bartolini: un personaggio che sembrerebbe indipendente. Riuscirà a resistere? A dx il gruppo della Lista civica della Torresi, tra i quali emergono dei notevoli profughi leghisti: resisteranno agli inciuci del ballottaggio del 23 prossimo? Vedremo andando, disse il cieco.


La candidata Ambra Torresi è – a nostro parere – digiuna di quella più essenziale catechesi politica che permetterebbe di essere consultata (solamente) sul nostro quotidiano in linea, riaperto secondo nuovi criteri “blindati” alle pruderie persecutorie dei sostituti procuratori guidati dal Tom Col. L’Ambra è favorevole alla Multiutility toscana e disponibile a supportare il revamping dell’impianto del CIs/Ladurner, perseguendo una visione “positivistica” (così è, quando la pratica, supera le migliori ipotesi di soluzione di un problema, ricorrendo alla letteratura scientifica disponibile). Ad Ambra serviva un più diretto periodo di frequentazione dei consigli comunali e specificatamente della Commissione ambiente, che vedono l’impianto di via Tobagi, sempre assolto e libero da ogni malversazione, ancorché tutte documentate e note con quintalate di conflitti di interesse a partire da quello della Presidente di Commissione Francesca Biagioni.


Luca Pedrito Benesperi, ha un percorso politico tutto dimostrativo della sua volontà di passare alla chiusura, consapevole della pericolosità dell’impianto sulla salute della cittadinanza: rivedetevelo sopra. Peccato che abbia ringambato. Pedrito è, inoltre, scivolato su una buccia di banana (un lapsus freudiano), quando, rispondendo al dimissionario Franco Vannucci, s’è difeso dalle accuse di cooptazione sulla di firma del revamping dell’impianto, affermando che non è vero che è stato eterodiretto dalla Regione o il Partito: ha sbagliato lui, egli stesso, medesimo! Bene bravo è la ennesima dimostrazione di una generale riconversione all’inciucio con il centro-sx che, per anni ha protestato e combattuto, anche usando l’aiuto di chi scrive. Un fatto dimostrato dal quotidiano che state leggendo, sul quale sono stati prodotti i documenti che dimostrano la sua sciagurata riconversione alla politica di comodo per l’aggiustamento al “quieto vivere”, impipandosene delle promesse elettorali.


A sx, le Pm 10 sono innescate proprio dall'impianto del Franceschi che lo scrive chiaro e forte dopo 10 anni. Al centro Giacomo De Luci, propone ad Aldo Fedi (allora Dirigente di USL Tc era il 2012) la mappa delle ricadute dell'impianto di Arpat: non l'avevano mai vista in Dip. Prevenzione: ma che prevenzione fanno? a Dx Bandinelli, Nincheri e Bartoli tre ambientalisti determinati, ma il Nincheri c'ha qualche pregressa frequentazione che insudicia il suo genuino profilo odierno. Sarà sincero?


Sandro Nincheri ha stigmatizzato il paradossale fatto che, la società Cis spa, vede il suo Ceo Edoardo Franceschi, che prescrive ai proprietari quel che c’è da fare , una scandalosa condizione che affligge la gestione dell’inceneritore da quarant’anni e che ha visto recentemente sottoscrivere una richiesta di finanziamento di circa tre milioni di euro per rilanciare il revamping di 4 anni (ma saranno 30: ricordatevèlo!), dimostrando una chiara inadeguatezza all’esigenza di ammortamento dell’investimento economico che sarà da diluire in altri 20 o 30 anni. È chiaro a tutti?

Era così anche quando lui era sostenere il migliore programma inceneritorista della consiliatura 2004/2009, con il Sindaco Razzoli: non se ne accorse all’ora? Si è ravveduto? Emmenomale! Sarà così costante e ispirato al cambio di direzione il buon candidato Nincheri?


La Eleanna Ciampolini, per due lustri Assessore All'Ambiente ad Agliana è oggi finalmente rivolta alla politica Rifiuti Zero. Illuminerà Guido (a dx) con le sue pregresse convinzioni pro inceneritore, spregiando il gioiellinio di via Tobagi e imposte dal PD furfariano o non? Guido sarà capace di brillare di luce propria come sembra voler affermare con la foto a dx?


Chi vuol capire capisca, soprattutto al terzo piano della Procura pistoiese, visto che è stato detto “chiaro e forte” che il Sindaco Betti è stato notificato dalla Cis spa che l’impianto è “obsoleto” e dunque non ha più l’Autorizzazione Integata Ambientale e vede gli operai esposti a severi rischi per la loro sicurezza (Fabrizio stampella Nerozzi dixit). Se vi ferma la Polizia di Stato e vi trova con l’automobile senza la revisione, sapete che succede? Ve la mandano chiusa alla prima officina per la revisione e vi prendete una bella multa: c’è chi pòle e chi non pòle, e Franceschi pòle. Vedremo un’altra archiviazione tra un lustro, magari con 6 o 7mila pagine di atti, non consultabili?


Ridicolo l’intervento dell’Assessore montelurlese Vignoli con delega all’Ambiente, inviato dal Candidato Piddino Simone Calamai: a Montemurlo, sanno tutto! Forte e chiaro, da sempre: sanno cioè che si trovano nella area indicata da Arpat di “massima ricaduta”, ma vivono nel rispetto e rassegnazione della contingenza nazionale. Si dichiarano perciò remissivi al disastro ambientale che investe il loro territorio con le dispersioni dei microinquinanti organici: i cittadini di Montemurlo, possono aspettare altri trent’anni. Intanto l’Assessore ha declamato una soporifera supercàzzola sulle criticità degli imballaggi, in crescente aumento, confondendo la “causa” con “l’effetto” del problema territoriale che li vede esposti sottovento alla canna fumaria.


A sx la mappa delle ricadute dell'inceneritore investono Montemurlo al pieno Simone Calamai, si studiasse la mappa che, forse, troverà un tesoro. A centro Renzo Berti, dirigente del Dip Prevenzione di ASl TC "salirà le scale della Procura" per denunciare l'assetto odierno dell'impianto gestito da Ladurner?A dx Alfredo Fabrizio Nerozzi un "responsabile" che ha tenuto in piedi Pedrito per l'attuazione della transizione ambientale: coraggiosa la sua denuncia di obsolescenza dell'impianto. Bene, bravo complimenti: noi stiamo con lui.



Alessandro Bartolini è stato ispirato dalla relazione Ispro e gli abbiamo – noi stessi – fatto presente dell’aggravio della minaccia ambientale e della sicurezza dell’impianto, attestata da diversi richiami dell’obsolescenza dell’impianto, stabilita dalla soc. Ladurner e Cis. Lo dica chiaro e forte Dottore, che l’impianto è pericoloso e nocivo: è stato dichiarato così dal Franceschi e per iscritto!


Lorenzo Bandinelli, è anche lui molto critico sulla visione inceneritorista assicurata dalle Amministrazioni oggi in gara e richiama la sua conoscenza – quale professionista – della disponibilità di un sistema di raccolta con lo smaltimento spinto raggiungibile tramite la raccolta differenziata che sarebbe già disponibile nella Piana. Solo così, anche la città di Firenze – sciaguratamente adagiata all’incenerimento –, potrà avere un segno tangibile per un cambio di direzione. Il nuovo Sindaco, dovrà essere orientato a tale programma: se non ora, quando?


E a questo punto gli elettori, si facciano un giro sul web usando il motore di ricerca del nostro quotidiano, e facciano la scelta giusta per il nuovo Sindaco della sciagurata Piana.




Comments


bottom of page