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  • alessandroromiti

ricattabili. LA CGIL/UIL AVREBBERO RILANCIATO L’APERTURA PER EVITARE I LICENZIAMENTI, SOSTENENDO UN RICATTO? LA “GENTE COMUNE” INTOSSICATA PUÒ ASPETTARE ALTRI 30 ANNI.



La società Ladurner srl avrebbe già espresso ai Sindaci proprietari di firmare l’atto di revamping dell’impianto pena il licenziamento a Giugno dei dipendenti: intanto è arrivato il rinvio di altri quattro anni. L'indagine epidemiologica è stata cestinata e la Procura della Repubblica resta a guardare?






PIANA. Mentre la Milva Pacini preparava la sala per accogliere le associazioni al contraddittorio pubblico più hot sull’inceneritore tenuto oltre un mese fa, ci risulta che la società asiatica Ladurner srl non avrebbe tardato a mettere in piedi un ricatto indiretto, quello che ai fantasiosi Sostituti procuratori dell’Autorità giudiziaria pistoiese potrebbero classificare come “tentata violenza privata”, perché collegata all'ipotesi di una minaccia di licenziamento dei 34 dipendenti dell’impianto, ignorando le potenzialità di una politica circolare con le "3R".

Intanto è arrivata la proroga per altri 4 anni, ma le "palle non sono affatto ferme": Benesperi ha firmato l'atto di rinvio schiacciato dall'isolamento politico dei Sindaci democrats e condizionato dalla ulteriore minaccia della responsabilità

per i costi di bonifica dell'area stimata a "braccio" in circa 5 milioni (perché non 10?).


Non ci sorprende la posizione della CGIL/UIL Pistoia che appoggerebbero le minacce degli inceneritoristi sollecitando trasversalmente la società Cis spa minacciando vertenze sindacali sui promessi licenziamenti. I Sindaci hanno concordato il rilancio per i prossimi 4 anni, ma tale ipotesi di malcelato condizionamento giocato sui dipendenti è solo rinviata. Lo diranno i Sindaci a Tom Col che è noto per “parlare poco, nazi pochissimo...” (lo disse il principe del foro Andrea Niccolai il 4 Ottobre, con un’enfasi che ci è parsa assai lusinghiera verso il Procuratore) eccezion fatta per gli amici collegati alle “prossimità sociali” a lui care?


Il Procuratore Tom Col lo sapeva della scomparsa dai radar dell'Indagine epidemiologica avviata nel 2013 dall'ASL Tc? Adesso lo sa.


Che succederà dunque? La Procura dei "bassi profili" ha già archiviato numerosi esposti di cittadini, comitati e consiglieri comunali, aprirà un altro fascicolo per poi spedirlo all’archivio previa blindatura degli atti con la famigerata “circolare 574/22", magari dopo un lustro di indagini fatte, con calma, dalla PM Linda Gambassi? Ma il Coletta, non aveva detto che “lavorava per la gente comune”? Soffre forse le numerose e intrecciate “prossimità sociali” connesse agli interessi di gestione della politica inceneritorista, che partono dalla Regione Toscana?


L'iniziativa dei sindacati, l'andrà ad annunciare il magnifico Rossano Ercolini, che protesterà per come i gestori useranno sicuramente delle ritorsioni facendo leva sugli occupati, presentati (falsamente) come imminenti disoccupati in forza di un eventuale diniego della procedura di revamping, cara al tandem dei sindaci inceneritoristi; a Montale Don Ferdinando e il Romitino l'usciere di Quarrata: il primo “bugiardo”, come ha ricordato il Consigliere aglianese Alfredo Fabrizio Stampella Nerozzi, nel comunicato stampa lanciato davanti all’impianto più famigerato d’Italia.




Cosa potrà fare di nuovo e originale Luca Pedrito schiacciato dagli altri due Sindaci demokrats. Il rinvio di quattro anni è una sconfitta politica e l'affermazione dell'inciucio consolidato in questo lustro di amministrazione della restaurazione, altro che cambiamento.


Il silenzio stampa dei sindacati e anche coordinato alla modalità di procedere dei suddetti che si riconoscono per analoghi depistaggi consolidati nella storia dell’inceneritore, oggi definitivamente impostato sul mantenimento a 3+1 anni, con la firma capestro di Luca Benesperi, costretto senza opporre riserve, né senza disporre di un parere legale di un giurista adeguato al caso.

L'ipotesi di avvio di una formula impiantistica “Rifiuti Zero”, bene spiegata dai due esponenti “Rifiuti Zero” Rossano Ercolini e Fabrizio Bertini è da adottare per superare le minacce alla salute della cittadinanza che oramai, non ha bisogno di ascoltare altre menzogne argomentative, viste le dichiarazioni del Dott. Beppino Montalti e le pregresse iniziative dell’Ordine (che riconosce l'impianto da tempo, come un “problema vero”).


La “bomba inceneritore” è lì, e dopo la notizia della sottrazione alla pubblica valutazione dell’indagine epidemiologica (quella che ha detto di aver visto solo il Presidente Franceschi, sic!) e la notizia che la bonifica dell’area dalle ceneri (ma non aveva detto ASL TC e Arpat che non inquinavano?) è forte e dunque, dotrà essere oggetto di scambio con gli occupati/bili in un impianto di riciclo dei rifiuti.

Se è vero che l’impianto potrà diventare un virtuoso centro di raccolta e trattamento a freddo dei rifiuti, anche le occupazioni saranno salve, anzi raddoppiabili: non si proceda bendati a fare delle scelte sciagurate e non si permetta una negoziazione con la salute della cittadinanza, la “gente comune” cara al Sostituto Capo Tom Col.

I sindacati rossi davvero non hanno nessuno scrupolo per la primaria questione della salute pubblica? Hanno chiaro che la “Piana” ha già dato con il più obsoleto e pericoloso impianto del Cis spa, riconosciuto tale dall’esperto in sicurezza del lavoro consigliere Nerozzi?


Davvero si potrà vedere una vertenza sindacale così latamente ricattatoria e che andrebbe a ipotecare, per altri trenta anni, il territorio con effetti di ricaduta che sarebbero esponenziali sulle offese alla salute dei cittadini?

Ma dunque, il “pasticciaccio di via Tobagi” (c’entra così, anche C.E. Gadda) sembra arroventarsi, grazie alle contraddizioni dem, con Acciai che smentisce il Pd regionale [ma lo rappresenta territorialmente], Vannuccini che sfugge alle sue responsabilità per l’inerzia tenuta in questi 10 anni [criticando malamente la zoppicante amministrazione pedritiana], il Guido Del Fante che favoleggia sulla dismissione abusando della retorica e dell’apparente smemorizzazione del suo Pd [l’inceneritore è magistrale per questo] e molti cittadini che iniziano ad aprire gli occhi, tardi, ma li apriranno.


E che farà Luca sull’indagine epidemiologica, la metterà in piena luce portandola all’attenzione dell’Ordine dei Medici o continuerà a ignorarla, con la costanza dell’indifferenza/inerzia della Procura della Repubblica?

Chiudiamo con un suggerimento ai con(s)iglieri dei Comuni del Cis: fatevi dare la convenzione tra Ladurner e Cis s.p.a. per vedere gli obblighi assunti nei confronti dei dipendenti ovvero le clausole di licenziamento dei dipendenti e datevi da fare per promuovere un nuovo Consiglio comunale aperto, nel quale le associazioni dei cittadini hanno ben dimostrato come le Pubbliche Amministrazioni hanno molti “scheletri nell’armadio” da far uscire, come già denunciava il centro destra nel 2013. Non lo ricordavi Luca Pedrito: è la stampa libera, bellezza!





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