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elezioni amministrative. LUCA LEGGE, PARLA MA NON SI OFFRE AI GIORNALISTI IN SALA

Aggiornamento: 1 apr


Una pessima figura quella del Sindaco Benesperi che si è sottratto alle domande dei giornalisti presenti in sei alla conferenza stampa della sua candidatura. La prima regola del candidato, deve essere la trasparenza e il coraggio di rispondere alla verifica delle sue attività. Qualche scheletro nell’armadio?





AGLIANA. Nella sala del lago Primo Maggio, già usato dalla Ciampolini per le sue cene elettorali – oggi mutatis mutandis è il teatrino degli eventi dell’amministrazione inciuciata di bimbominkia Benesperi – c’erano i soliti volti noti. Una platea meglio qualificabile grazie agli esponenti di spicco del trio Lega/FdI/Forza Italia e dei profughi del movimento Noi moderati, che sostengono la candidatura del sindaco Luca Pedrito Sparalesto, che ha fatto una molto autoreferenziale annunciazione della sua ricandidatura.




Luca ha chiuso l’evento – leggendo un comunicato preconfezionato – salutando al termine con il braccio destro alzato di benitiana memoria. Mancavano altri soggetti davvero emblematici per il centro destra, ovvero di quel che resta dopo la scissione della Lega per Salvini del 2021: nessuno ha visto Modesto Gerardo, primo esponente storico e sostenitore anche di Maurizio Ciottoli, quando era uno Sceriffo, poi divenuto un tenero agnellone. A proposito, ma all’onorevole Tiziana Nisini è stato detto dello sconquasso causato dalla sinergica azione distruttrice del duo Pira/Noci (una dozzina di consiglieri fuggiti dai seggi leghisti?)

((foto sopra) L'On. Tiziana Nisini viene da Siena a sostenere Luca, ma lo sa della scissione causata dalla politica inciucista e neo democristiana assicurata dal suo rampollo che ha fatto fuggire 5 leghisti?


Nessuno spazio per le domande: ringraziamento e il liberatorio “rompete le righe” che ha sì liberato tutti, ma soprattutto lui il Sindaco, al quale non mancheremo di ricordare due circostanze che anch’esse, sono importanti per la tutela dei cittadini amministrati (argomento a lui caro):
1) Perché


sull’inceneritore di Montale ha atteso il 2024 per promuovere – grazie all’impegno di Fabrizio Nerozzi – l’ipotesi di un’improbabile decommissioning dell’impianto (cioè il contrario del revamping, il rinnovamento impiantistico, caro al Pd Toscano, quarratino e montalese) e non l’ha attivato nel 2020, cioè dopo i primi dodici mesi di insediamento all’onerosa attività di amministratore? Perchè si è lasciato blandire dal rinvio nel silenzio dell’opposizione inceneritorista?

Sopra Agnellone presenta orgoglioso lazione di diffida e risarcimento promessa al Nesti. Poi, si sono inciuciati e hanno fatto il dietro front.


2) Perché l’Amministrazione, non ha dato seguito al recupero dei “danni patrimoniali e non patrimoniali” causati dal mai comandante Andrea Nesti, raggiunto da una diffida scritta da me il 16 Dicembre 2019 con Maurizio Ciottoli e l’intervento telefonico di Luca che, evidentemente, non era stato capace né lui e né gli altri tre giuristi in giunta (F. Ferretti Giovannelli, Paola Aveta e Giulia Fondi) di scriversela in proprio?
Sulla prima questione, il Sindaco ha fatto una excusatio manifesta, semplicemente ridicola, accusando le soprastanti Amministrazioni (Regione Toscana, Ato e Cis spa) di non aver approvato il Piano regionale rifiuti e di essere state tutte inerti alle sue sollecitazioni. Gli crediamo, perché noi conosciamo la più dimostrata perversa ostinazione delle amministrazioni Rossi/Giani (cioè del Pd) di mantenere lo status quo sulla politica lineare dell’incenerimento in Toscana, peraltro detestata dalla Schlein (quando si dice: trovami le contraddizioni sul tema!).




Ma dunque, perché non mettere in forza l’argomento e denunciare a chiare parole la volontà dell’avversario politico di una volta (quando Luca, era il consigliere Luca d’opposizione che sostenevamo anche noi di Linea Libera, non mica il Bimbomikia di oggi)? Perchè non invitare l’ottimo Rossano Ercolini fin dal 2020 e aprire un tavolo tecnico per costringere la Regione/Ato/Cis spa a pagare la cambiale in scadenza nel 2023, secondo le decisioni scritte e votate del “bugiardo” Don Ferdinando di Montale, come lo ha correttamente definito il delegato alla transizione energetica Alfredo stampella Nerozzi due sabati fa?

E sul punto due, resta da spiegare il più clamoroso retromarcia dell’Amministrazione pedritiana che prima, intimava una formale diffida al mai Comandante Nesti per le numerose malagestioni causate nel ventennio (in realtà oltre 50 registrate nei nostri archivi, ma restrinte a una dozzina nella lettera del 17 Dicembre 2019, trionfalmente annunciata alla stampa da una altro inciucista diccì, l'agnellone Ciottoli? 
Il Sindaco ha spiegato che i primi mesi sono stati difficili per la necessità di dover conoscere la macchina e la burocrazia del Comune, poi una volta conosciuta, lui, Ciottoli e l’Aveta, l’hanno subìta remissivamente e oggi possono dirsi perfettamente omologati al deep-state, che mica ce l’ha solo la Giorgina!


Sopra la Comandante Pignatiello, con un bel tailleur celeste accanto alla prima mamma di Agliana. Ma la Comandante era in servizio o in visita privata? E non dovrebbe anche apparire terza e imparziale, non solo esserlo? (Olimpia Abbate dixit a Pistoia il 3.10.23)


Si pensi che le nostre talpe ci informano che i primi detrattori e avversatori dell’ipotesi dello spegnimento al 31 Dicembre prossimo dell’impianto, siano proprio i dirigenti – tecnicamente applicati alle funzioni connesse – che fanno capo a Giampaolo Pacini (Lavori Pubblici) e alla Responsabile ambiente (quello inquinato dall’inceneritore) Ornella Pellegrineschi: quella che nel 2018, faceva le funzioni di delegato Cgil, con un occhio chiuso, mancando di firmare le note sindacali ai vigili della PM in servizio associato e che ne informava la metà (carta canta, Ornella, e anche meglio del coro parrocchiale!).

Anche la comandante Maria Pignatiello era presente in sala, ma non per servizio: c’aveva un bel tailleur azzurro. La Maria, evidentemente non ama la divisa e la possiamo capire: una bella signora, perde il suo charme quando viene “imbullonata” da piastrine e gradi propri delle divise. Anche quando va per le case dei cittadini a fare la conta degli scalini e delle porte con gli agenti dell’urbanistica è in borghese, e così era anche il 9 Gennaio, quando scortò chi scrive all’interno del palazzo comunale, fino alla reginetta dell’inciucio (Milva Pacini) per evitarmi ulteriori aggressioni dall’Assessore agnellone. Un vero privilegio per un giornalista, forse troppo uncorrect anche per chi ,della mancanza di correttezza ne aveva fatta una regola politica, protestando per ogni ufficio, dalla Procura ai Prefetti ai tempi del Commissario Nau-Fragai.

Un evento dunque, stucchevole, molto autoreferenziale e fluido, che ha lasciato a bocca asciutta i giornalisti presenti in sala, che però attendono il secondo round di incontri pubblici per porre le loro pertinenti domande. È la democrazia, bellezza sappìlo Luca e preparati.


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