Una celebrazione molto partecipata, grazie al probabile effetto Scurati, ma che vede riapparire i soliti noti, pronti alla riscossa elettorale con Guidino
A sx, la celebrazione con comizio di Pedrito del 2024, mentre a dx, la versione 2023. Notate qualche inciucio? Non lo vedete? Allora, vuole dire che siete o-Scurati.
AGLIANA. L’ha detto anche la Bianchina a Diritto e rovescio di Del Debbio: “...non c’è pericolo che il fascismo ritorni oggi, e la Meloni, non è fascista”, ma questa predicazione non è chiara ai molti presenti in piazza alla chiusura dell’evento di commemorazione per la festa del 25 di Aprile. La chiusura della cerimonia è stata spettacolarizzata dai distinti antifasciti che hanno cantato la solita Bella ciao, così marcando il territorio, in spregio alla giunta Pedritiana (impropriamente di destra, altresì inciuciata con il Pd locale).
Un’azione fortemente evocativa dell’unità ricercata, mancata nel 2019 per colpa del giornale Linea Libera che fece risalire Bimbominkia dei due punti necessari alla vittoria, (come ha poi spiegato il candidato Massimo Vannuccini sul suo profilo FB) e così ricercando la riesumazione del centro-sx con un ritorno elettorale al prossimo 9 Giugno.
Un fatto esclusivo storico e che, nella cittadina agrumiese, non si ripeterà più, come ci spiegò il vicesindaco Baroncelli, all’indomani dell'insediamento della giunta del “mai cambiamento” del sindaco ombra Paola Aveta/Agnellone.
Guido Del Fante, a sx, ci assicura un ricco portfolio con le sue splendide drag-queen. Lo ringraziamo, fanno tanto colore sullo schermo: mandacele. Avremo un gay-pride ad Agliana? Vedremo andando, disse il cieco! A dx, i due candidati, non sono confondibili solo per i loro programmi, sembrano fratelli.
Del resto, era stato Sciascia, ad affermare in chiaro nella congiuntura della cronaca nazionale di quaranta anni fa che peggio dei fascisti, ci sono solo gli antifascisti, ma quando lo disse, l’amato scrittore ex-comunista, erano altri tempi, analogici o cartacei, non pressurizzati dai social usati per la propaganda politica, ovunque.
Gli antifà barcollano, ma si cingono e si raccolgono stretti cantando all’unisono, sfidando l’intelligenza dei pochi normodotati (quelli non ancora o-scurati), nella provocatoria richiesta ossessiva del proclama “sono antifascista” che è uno status a configurazione autoesecutiva (come lo era la sentenza del Tar numero 3010/2010 sul caso mai comandante Nesti/Goduto, quello protetto dalla Ciampolini) perché se non lo dici, allora lo sei!
A sx, il magistrato Domenico Gallo con la Ciampolini. A dx, il Pm Scout Claudio Curreli, terrapertista, tofaniano, nestiano e vicofariano, chiaramente schierato, ci fa "tremare le mutande" come disse l'Avv. dell'imputato Vanni al processo sul mostro di Firenze. Il suo caso, fece sbiancare il Questore Olimpia Abbate al corso del 4.10.23, sulla indipendenza dei pubblici funzionari, che rappresentammo ai relatori (Abbate, Andrea Niccolai e Maurizio Gori).
Che belle le celebrazioni di dieci anni fa, quando il 25 Aprile era solennizzato con disinvoltura con le toghe rosse pistoiesi (il magistrato Domenico Gallo) che scendeva ad Agliana per affiancare l'Eleanna e ammantare così la politica di quella dose di correttezza che ha poi stravolto anche la Giustizia, come ha dimostrato il palamarismo e, meglio ancora il Procuratore della Repubblica Tommaso Coletta, che non volle intercettare la sorella di Luca Turco, cugina della Cecilia Turco. All'epoca, il Pm scout Curreli era ignoto, non aveva ancora fatto il suo coming out politico, quale coordinatore di Terraperta, anche se il fatto è grave (lo disse il Questore Olimpia Abbate il 4.10.23 a Sarcofago City) e resta ignorato da tutti, anche dal Csm, alla faccia dell’articolo 54 della sorella Costituzione.
I Magistrati, del resto, come ha spiegato Luca Palamara, non hanno pudore né problemi di apparire in qualche ruolo inopportuno di manifesta promiscuità, diventando così asimmetrici, non più terzi, né indipendenti perché sensibili alle "prossimità sociali" come ci spiegò sempre il Questore Abbate! Un vero problema.
A sx, il segretario Andrea Acciai controlla l'evento con piumino intonato alla celebrazione antifa. A destra il Ryno-Commissario, ha rovinato la pace nella cittadina agrumiese. Quì saluta il mai comandante Andrea Nesti, mentre la Fata Smemorina (già Segretario Comunale) finge indifferenza ai saluti più inciuciati, tenuti dopo una testimonianza dal Giudice. Lui, faceva le riunioni con i dipendenti al bar di via Magni, parlava di spazzamento strade (what else?)
Anche il compagno Antonio Gigliotti ha parlato e ha ringraziato il parroco Don Tofani della celebrazione tenuta alle 10, osservando che la Messa (“Santa” non lo ha detto: è ateo), l’avrebbe potuta celebrare sull’ingresso/palco del Comune, così l’omelia, diventava un vero comizio. Un’ipotesi questa, che non ci avrebbe sorpreso dopo aver beneficiato, il parroco, della cospicua donazione dell’Amministrazione pedritiana, ottenute per intercessione diretta della direttora del coro parrocchiale e dirigente del Comune (e perciò in conflitto di interessi) Ornella Pellegrineschi. Gli donarono nell'Agosto 2020 ben 6 mila euro, lasciando a secco Don Rodolfo e Don Anthony, evidentemente sacerdoti non “unti dal Pd”.
La Festa della Liberazione, quest’anno non ha purtroppo avuto la presenza dell’ex Sindaco Marco Giunti perché indisposto, né del Magistrato cassazionista Gallo, autorevole referente dem di quando c’era il [P]artito [D]ominante con potere assoluto. Altri tempi, fissati alle cronache solo dal nostro quotidiano in linea, oggi divenuto periodico di informazione.
A volte ritornano (come nei migliori film orror). Ride Alberto Guercini che è pronto a allinearsi a demokrats che ha tanto combattuto in 5 anni di opposizione, è tornato a fare il "concubino" al Pd e lo ha spiegato la Virginia con un malcelato imbarazzo. È la Politica, bellezza! Al Centro un estratto de Il Tirreno del 2019. A dx i consiglieri a assessori fedifraghi accanto alla Tonioni: Valentina Noligni (assessore che lasciò il Comune con 300mila euro di sbilancio e due consiglieri demokrats Manetti, senza cappellino, e la sua compagna Elena).
Guidino è stato circondato dai suoi sostenitori come una “prima donna” a un evento teatrale, trai quali sono ri-apparsi sul proscenio gli ex amministratori della consiliatura 2014/2019, i fedifraghi Nau-Fragati, quelli che abbandonarono la cittadina dopo le dimissioni di Giacomo Mangoni e Fabrizio stampella Nerozzi. C’era la Luisa Tonioni, la Valentina Noligni, il consigliere Massimo Vannuccini e altri demokrats ad attestare la possibilità di un ripristino della riesumazione della malapolitica dei tempi che furono assicurati dal Rynocommissario, con lo sdegno dei catto-comunisti d'antan.
C’era anche Andrea Acciai, al quale – si dice – pensano di assegnare un assessorato extra, dal più esclusivo nome, quello dei “Trasporti privati a costo pubblico”, un novità nel panorama politico nazionale.
È così che "a volte ritornano" e tra di essi, come non richiamare il purista-ideologo più alternato Alberto Guercini che ancora una volta, è ben pronto ad affiancare la Milva assumendo il ruolo di super inciuciato, ovvero il concubino d’oro della coalizione del centro-sx, come ha spiegato la Presidente della sua lista, Virginia Ceccarelli alla presentazione del gruppo alla Scintilla.
Anche l’intervento del nipote di Adelmo Santini è biasimevole per come incentrato sulla polemica della resistenza (dichiarativa) della Gioggia e il pericolo dei fascisti occulti: davvero banale, per come ammantato di retorica. Gli antifà, dovrebbero farsi fare una catechesi dalla Bianchina (che, non è ancora passata alla destra, chiaro questo?), così potrebbero scoprire che il nazismo, il fascismo e il comunismo, sono state – e non potranno tornare, proprio per questo – delle ideologie politiche equivalenti, sovrapponibili e devastanti che, dove sono passate, hanno lasciato le tragedie orribili marcate dai regimi autoritari e sanguinosi.
All’evento celebrativo quest’anno molto partecipato probabilmente per l’effetto doping di Scurati, c’era anche la Comandante Pignatiello, in divisa, ma non dietro allo stendardo comunale (portato da due agenti ma non era più corretto affidarlo al Gigliotti e “scortarlo” con gli agenti della Polizia Locale?) intanto che si intratteneva a metà corteo, a parlare con la reginetta dell’inciucio, ovvero la Presidente Pacini, una che rimane assisa (citando Ungaretti, come d’autunno, sugli alberi le foglie) sulla poltrona di Presidente del Consiglio con la pesante colpa/ipoteca di avere con il Noci e la Sonia Pira, distrutto il centro destra aglianese.
A sx, la reginetta Milva che, con la sua politica inciucista (per i l mantenimento della poltrona) fece spaccare la Lega, fuggire il vicesindaco Federico F. Giovannelli e poi, valorizzare la stampella Nerozzi. Al centro il post Fb del consigliere Massimo Vannuccini, che spiegò la "true story" della debaclè demokrats del 2019, causa della informazione di Linea Libera. La stampa è un quarto potere, bellezza. (O. Well) . A dx, il nipote di Adelmo Santini che delusione.
La Milva, ci ha anche chiesto spiegazioni sulle denunce del suo malcelato conflitto di interesse per l’apertura di una attività commerciale in Agliana, ma purtroppo non l’ha intesa, non conoscendo lei, le implicazioni indotte dall’articolo 54 della Costituzione. Un vero problema questo, ma non facilmente risolvibile con chi pensa ai propri interessi ahìnoi.
Grande delusione per l’assenza del vicesindaco Baroncelli e l’Assessore ai LL.PP. Agnellone Maurizio Ciottoli che si dice tenga da sempre, sul comò, il busto dello zio! L’anno scorso, Maurizio ha marciato accanto al cartellone antifà portato dalla ex vicesindaca Tonioni (quella della storia di Pane e rose), ma quest’anno rien, sembra che sia eclissato ai tirrenici lidi, viste anche le doglianze dei cittadini per la mancata manutenzione delle strade, con buche, strisce zebrate scolorate, cantieri di Publiacqua fuori regola, lampioni spenti per interi quartieri e cimiteri abbandonati al degrado delle strutture, erbacce e vandali. Una delusione che corre sotto traccia nelle quotidiane escursioni dei cittadini agrumiesi per la cittadina che piange la dimostrata inerzia dell’Amministrazione involuta nell’omologazione più vieta (Inceneritore di Montale, Tofani, Crocefissi, Andrea Nesti magister, ma non solo).
Meno male che quest’anno erano tutti "O-Scurati", così il 25 Aprile, è davvero emerso nel massimo della retorica mai conosciuta e propagandata. L’avete inteso?
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